L’Associazione dei pescatori di Bohinj gestisce le seguenti zone di pesca: il Lago di Bohinj, il fiume Sava Bohinjka, la parte inferiore del fiume Mostnica. La comunità ittica di Bohinj è delimitata dal lago di Bohinj e dal fiume Sava Bohinjka. Questi due ambienti acquatici, abbastanza diversi tra di loro, offrono condizioni di vita adeguate per le diverse specie di pesci. Alcune di esse sono legate esclusivamente alle acque correnti, altre invece alle acque tranquille, altre ancora sfruttano entrambi gli ambienti acquatici.

Trota di lago

Trota di lago

La trota di lago fino all’introduzione del salmerino alpino era il pesce dominante del lago di Bohinj. Nel lago il salmerino raggiungeva fino a 20 kg di peso e 220 cm di lunghezza. Nel lago ci sono ancora tanti esemplari sebbene il loro numero è diminuito a causa della pesca intensiva avvenute inpassato. Sono a rischio di estinzione anche a causa dell’immissione della trota del lago proveniente da altri ambienti, addirittura dal Lago di Ohrid in Macedonia.

La trota di lago, per la forma del corpo, assomiglia molto alla trota fario. Si differenzia da questa per il suo dorso nettamente cosparso da punti neri di varie forme. Il ventre è di color chiaro, il bordo della pinna caudale negli esemplari adulti è quasi dritto, mentre negli esemplari giovani la pinna presenta una falcatura. Gli esemplari maschi sessualmente maturi della trota di lago, in particolare quelli più anziani, hanno la mandibola inferiore curvata verso l’alto.

Il salmerino alpino ama sostare nelle profondità e nei pressi degli affluenti torrenziali e delle sorgenti sotterranee (Ukanc all’estuario del Savica, lungo la costa sotto il Pršivec, baia di Fužine …), ma può essere osservato alla ricerca di qualche preda sotto costa. Il salmerino però è un pesce molto timido al quale dobbiamo avvicinarci con molta attenzione.

Gli avannotti si nutrono principalmente del cibo dei fondali mentre gli esemplari adulti sono dei predatori che si cibano prevalentemente di pesci.

Il periodo per la riproduzione è in autunno – tra ottobre e novembre, con il culmine della deposizione delle uova nella seconda metà di ottobre, in novembre e nella prima metà di dicembre. Con i livelli d’acqua degli affluenti favorevoli riescono a raggiungere i fregolatoi del Savica, del Mostnica e del Ribnica. Dopo la deposizione delle uova, ritornano nelle profondità del lago. Raramente si riproducono nello stesso lago (su ghiaie degli affluenti torrenziali del Savica e al lago della cascata di Govic), ma esclusivamente con bassi livelli d’acqua.

Trota fario

Trota fario

La trota fario risiede sia nel lago di Bohinj che nel fiume Sava Bohinjka e nei suoi affluenti. Le trote fario, che vengono a deporre le uova nel Savica, sono diverse nell’aspetto da quelle provenienti dal fiume Sava. Sono molto più robuste e hanno dei punti rossi più grandi e dai contorni di color blu metallico. Solo il corpo della trota fario, che proviene dal lago, è di color giallo dorato sul lato, come se fosse cosparso di polvere d’oro. Per il tipo di nutrizione che ha, la sua carne è di un bellissimo color rosso. Cresce fino a 60 cm o più. La trota fario, che vive nel Sava, non raggiunge una tale lunghezza, sul corpo non ha un giallo dorato così bello, non presenta punti rossi così grandi e la sua carne non ha quel bel color rosso diversamente dalla trota che vive nel lago. Ciò indica che è possibile, che nel lago di Bohinj, oltre alla trota del lago, esistessero diverse specie di trota fario che al momento della riproduzione non riuscivano ad incrociarsi a causa di un diverso fregolatoio o di un diverso tempo di deposizione delle uova. In Europa, ci sono alcuni esempi di una simile coesistenza tra diverse forme di trota fario. Pertanto, ci si aspetta che i risultati della ricerca genetica attualmente in corso sulle trote fario di Bohinj saranno molto interessanti.

Come in altre acque della Slovenia, in passato le trote fario provenienti da altri bacini del Danubio e persino dell’Atlantico siano state introdotte anche nelle acque di Bohinj. Pertanto, è difficile trovare trote fario di Bohinj nella Sava e nella maggior parte degli affluenti. Esse sono rimaste solo nella parte alta di alcuni affluenti, come il Mostnica, il Suha, il Jereka e il Ribnica. La caratteristica di queste trote è che vivono in condizioni molto difficili, perché sono acque di natura torrenziale nelle quali il cibo scarseggia, perciò hanno dovuto adattare le loro abitudini vitali. Il corpo di queste trote fario ha una forma più cilindrica rispetto a quella del fiume Sava. La pinna caudale e quella adiposa di questa specie di trota fario sono di un colore rosso acceso, la carne è di un rosso più tenue, a volte quasi di colore giallo. I punti rossi sono più piccoli e densamente presenti, e in tutto il corpo si mischiano a dei punti neri. La conservazione di queste caratteristiche della trota fario autoctona e delle trote originali che vengono a riprodursi nel Savica costituiranno la base per il ripopolamento della trota fario a Bohinj.

La trota fario si nutre principalmente di invertebrati presenti nel fondale, le piace anche affiorare a livello dell’acqua per nutrirsi di insetti, i pesci più grandi sono anche piscivori.

Si riproduce dal tardo autunno, all’inizio dell’inverno, con l’apice della deposizione delle uova nel mese di novembre. Le aree di riproduzione più importanti si trovano negli affluenti del Sava, nel Mostnica, nel Ribnica, nel Belca, nel Bezdena e, come già accennato precedentemente, nel Savica, ove si riproduce. A causa del maggiore prelievo di ghiaia dal bacino del fiume Sava, con livelli d’acqua più bassi, l’accesso della trota fario dal Sava ai fregolatoi presenti negli affluenti è alquanto difficile, a volte persino impossibile.

Temolo

Temolo

Popola il fiume Sava, parti dei suoi affluenti e il lago. L’area più interessante dove si trovano i temoli è la parte bassa del fiume Mostnica, l’orgoglio per le eccellenze da parte dei pescatori di Bohinj.

Il temolo che vive nel Sava Bohinjka ha un corpo fortemente appiattito, una schiena sporgente e una caratteristica pinna dorsale alta e lunga dai bellissimi colori arcobaleno che appare come una scacchiera. Il corpo è coperto da squame relativamente grandi. La testa è priva di squame. La testa è abbastanza piccola con una bocca minuta e delle labbra morbide. Il temolo del Sava preferisce trattenersi vicino agli sgorghi e in acque non troppo rapide. Proprio in queste zone il temolo è facilmente individuabile dai pescatori, anche perché a tradirlo sono le sue pinne meravigliosamente colorate, di colore rosso arancione.

Nell’ultimo decennio, la popolazione dei temoli è stata decimata dai cormorani. Inoltre, la minore qualità dell’acqua del Sava e l’aumento del prelievo di ghiaia dal Sava influiscono ulteriormente in modo negativo sulla popolazione del temolo.

Il temolo si nutre di invertebrati dei fondali. Essendo anche molto ghiotto di insetti a livello dell’acqua, è molto importante per la pesca sportiva – la pesca con la mosca.
A Bohinj, il temolo si riproduce tra aprile e all’inizio di maggio. Può scegliere tra diversi fregolatoi, che si trovano nel fiume Sava, Mostnica e Ribnica. Le zone di riproduzione più importanti sono Brod, Kamnje, Polje e Laški Rovt sul fiume Sava, e il tratto basso del Mostnica e del Ribnica.

A Bohinj sono stati i primi in Slovenia ad avviare un allevamento artificiale di temolo. Questo si basava sui pesci riproduttori del Sava e sul plancton del lago, come fonte del primo cibo per il temolo. Sfortunatamente, negli ultimi anni l’allevamento del temolo è stato abbandonato e l’allevamento ittico sotto il Pršivec è in declino. Noi pescatori di Bohinj dobbiamo quindi iniziare ad allevare nuovamente il temolo e preservare la tradizione.

Altre specie autoctone di pesci

A Bohinj troviamo molte altre specie autoctone di pesci.

La Bottatrice è un abitante del lago. Nell’ultimo periodo la pesca di questo esemplare è in diminuzione. Questo potrebbe essere anche collegato al diverso modo di pescare il salmerino del lago.

Il cavedano europeo vive nel lago e nel Sava. Nel lago si possono avvistare interi branchi di cavedano intenti a »prendere il sole« sotto la superficie dell’acqua. Nel Sava il numero dei cavedano è in diminuzione a causa della presenza del salmone.

Il salmone era solo un ospite occasionale del Sava. Oggi invece a causa dell’introduzione intensiva, la sua presenza è aumentata, e ciò è visibile dal numero di alborella fasciata del Sava.

La popolazione del vairone occidentale è stabile sia nel lago che nel fiume Sava. Lo stesso vale per la popolazione del leucisco.

Nel Sava la presenza dello scazzone è in diminuzione. La causa va ricercata sia nella qualità dell’acqua, sia nel prelievo di ghiaia. La popolazione del lago si mantiene stabile.
La sanguinerola un tempo era la principale esca per la pesca al salmerino alpino. Oggi il numero di questa specie di pesci è in diminuzione a causa della presenza del persico, apparso nel lago.

Specialmente negli affluenti del Sava troviamo anche il barbo. Qui troviamo anche i gamberi di torrente.

Le specie esotiche di pesci

Le acque di Bohinj non sono rimaste estranee all’introduzione di specie alloctone di pesci.
La prima, il salmerino del lago, è stata introdotta nel 1943. La specie si è adeguata alle condizioni di vita del lago e si è riprodotta con successo fino a diventare la trota più numerosa del lago di Bohinj. Qui riesce a raggiungere i 70 cm di lunghezza e i 4,6 kg di peso.

Il salmerino predilige la baia di Fužine, le profondità lungo il Pršivec e ad Ukanec nell’estuario del Savica …

Si nutre del plancton del lago, degli organismi dei fondali e dei pesci piccoli. Si riproducono nel lago stesso, tra ottobre e novembre, ma il fregatoio più grande si trova sotto la cascata di Govic.

Nonostante il salmerino del lago sia un pesce alloctono, è molto importante per la pesca sportiva. Per il suo valore culinario, in futuro dovrà acquisire un ruolo maggiore nella ristorazione di Bohinj.

Nel Sava si sta introducendo anche la trota iridea. Negli ultimi anni sono stati introdotti solo pesci sterili. Tuttavia, la trota iridea si sta già riproducendo con successo anche a Bohinj.

L’ultimo arrivato è il pesce persico. Nel lago è arrivato come preda per la trota del lago e, come spesso accade nel mondo, da preda è diventato un abitante del lago. Il numero dei persici è in veloce aumento. Essendo un predatore di successo, la sua influenza sulla popolazione della sanguinerola si sta già facendo sentire, in pericolo sono anche altre popolazioni di pesci che popolano il lago.